Corte D’ Appello di Venezia 23.06.2020 – Inammissibilità appello della Banca
Con la Sentenza in commento la Corte D’Appello di Venezia ha dichiarato inammissibile l’appello spiegato dalla Banca poiché notificato tardivamente.
In particolare, nel caso di specie, la Banca aveva effettuato una prima notifica tempestiva che però non andava a buon fine a causa del cambiamento dell’indirizzo del procuratore costituito, appartenente al medesimo Foro del procuratore dell’appellante.
Sul punto, la Corte ha richiamato la consolidata Giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione, per la quale l’eventuale difetto di notificazione “sia imputabile allo stesso notificante, che non ha assolto all’onere di diligenza, sullo stesso gravante, del preventivo controllo dell’albo professionale, con conseguente inammissibilità dell’appello tardivamente proposto”, con la precisazione che, “Invero, la legge professionale impone a procuratore di comunicare i successivi mutamenti del proprio domicilio soilo nel caso di svolgimento di attività difensiva al di fuori del proprio distretto, mentre, in ambito locale, le esigenze processuali riconnesse alla conoscenza del domicilio del procuratore sono soddisfatte relative annotazioni nell’albo professionale”.
Pertanto, “In difetto del requisito della non imputabilità al notificante del mancato perfezionamento della notifica, non vi è luogo onde applicare i principi elaborati in giurisprudenza in tema di immediata ripresa del procedimento notificatorio…né vi è spazio per invocare la rimessione in termini ex art. 153, secondo comma c.p.c., che presuppone pur sempre che la parte sia incorsa in decadenza per causa ad essa non imputabile”.